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    RIVISONDOLI. La storia del Presepe Vivente dal 2011 al 2024. Le collezioni della Pinacoteca

    RIVISONDOLI. La storia del Presepe Vivente dal 2011 al 2024. Le collezioni della Pinacoteca

    Il prezzo originale era: 50,00 €.Il prezzo attuale è: 40,00 €. Aggiungi al carrello
    Il prezzo originale era: 50,00 €.Il prezzo attuale è: 40,00 €.

    Il Presepe Vivente di Rivisondoli, prima manifestazione del genere in Italia, nata nel primo dopoguerra e allestita sui declivi di Monte Calvario e la piana di Piè Lucente, rappresenta a tutt’oggi un esempio evidente di fede vissuta che poi nel tempo si è anche espressa come motivo di “identità” sociale. La Rappresentazione ha coinvolto emotivamente almeno quattro generazioni di concittadini; ha raccolto il plauso di migliaia di spettatori provenienti da ogni parte d’Italia; ha stimolato la nascita di importanti manifestazioni nel campo culturale e sociale. La più importante e significativa di queste è la Pinacoteca della Natività che oggi ha assunto una notorietà straordinaria e si propone, con l’esposizione di alcune centinaia di opere pittoriche, fotografiche e scultoree, per una visita museale, aggiungendo così un tassello molto importante e significativo all’offerta turistica di Rivisondoli.

    Il presente volume illustra le opere rimaste ancora non pubblicate della Collezione della Pinacoteca e offre un resoconto riccamente illustrato delle edizioni annuali della Sacra Rappresentazione svoltesi dal 2011 al 2024.

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  • Studi di scultura n. 6

    Studi di scultura n. 6

    75,00  Aggiungi al carrello
    75,00 

    Sesto numero della rivista «Studi di Scultura. Età moderna e contemporanea», fondata e diretta da Isabella Valente. Riconosciuta dall’ANVUR in classe A per l’area 10 – settore B1, «Studi di Scultura. Età moderna e contemporanea» è alla sua sesta uscita e ha inaugurato, per questo numero e per quello successivo, una sezione specifica dedicata al tema Scultura e Fotografia. In aggiunta ai saggi di carattere ordinario, concernenti la scultura italiana e internazionale dagli inizi del Quattrocento all’età contemporanea, il volume riunisce una dieci contributi monografici, ripartiti in quattro sezioni, che propongono di analizzare il complesso rapporto tra Scultura e Fotografia, a partire dall’indagine sulla fotografia come linguaggio artistico, come medium procedurale, tecnico o comunicativo per pittori, scultori, performer e installatori, fino agli studi sul mezzo fotografico inteso come strumento o modello di lavoro, oppure impiegato dagli artisti per mera documentazione, al fine di preservare la memoria delle opere e di costituire veri e propri archivi d’autore.

    Particolare attenzione è riservata alla veste grafica, uno dei punti di forza della rivista, che mira a valorizzare appieno i corredi iconografici accuratamente selezionati secondo rigorosi criteri di qualità e definizione.

    Anche il numero odierno, come i precedenti, è ricco e variegato, presentando importanti novità attributive e significative riscoperte: la sezione generale si apre con una riflessione sulle recenti mostre donatelliane in rapporto alla critica di lingua tedesca; prosegue con le novità provenienti dalla fototeca di Pèleo Bacci in merito a un perduto Crocifisso per la Basilica dell’Osservanza a Siena; presenta un gruppo di disegni per la prima volta messi in collegamento con i rilievi in stucco nell’atrio di Palazzo Sansevero a Napoli; e culmina con la ricostruzione di un esperimento di arte urbana a Milano, la mostra Una scultura nella strada del 1970-1972. Per la sezione tematica Scultura e Fotografia, i dieci contributi sono ripartiti in quattro sezioni: dalla Inter-azione. L’occhio della fotografia osserva il classico, con gli studi su Clarence Kennedy e Mimmo Jodice, cui è dedicato l’intero numero della rivista, alla riflessione sul mezzo fotografico nelle sue applicazione negli Spazi urbani e monumenti, con un affondo sulle visioni di Mario Gabinio e di Enrico Cattaneo; si passa poi alle indagini sui Procedimenti, linguaggi, materialità, a proposito della sculto-fotografia di François Willème e Giacomo Luzzati nella Napoli di secondo Ottocento, degli scultori-fotografi nelle rassegne milanesi dei primi anni Settanta e delle istallazioni ibride di Giulio Paolini. La quarta sezione, Archivi e collezioni: funzione didattica e modelli da lavoro, intende mettere a fuoco la funzione didattica della fotografia e la formazione delle collezioni e degli archivi fotografici, prendendo in esame i materiali inediti del Fondo Fotografico dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, della Fototeca e dell’Archivio storico dell’Accademia di Brera e della collezione di Diego Pettinelli. Chiudono questo ricco numero la recensione della mostra personale di Giuseppe Pirozzi, al Cellaio del Museo e Real Bosco di Capodimonte, e un focus dedicato a due inedite sculture di Filippo Antonio Cifariello.

    Dal numero odierno, la stampa della rivista è stata affidata a una giovane startup, PERLEARTI Ente del Terzo Settore (iscritta nel registro RUNTS dal 10/10/2024), con la quale s’intraprende un nuovo viaggio.

    Il volume comprende 386 pagine con un bagaglio fotografico di alta qualità.

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